Da circa 8 anni collaboro con il
partner tedesco Diakonie Werk Bremen e lo scorso Dicembre il progetto Going
International mi ha offerto la possibilità di osservare in prima persona il
loro approccio di intervento nel sociale, la modalità di coordinamento di
diversi progetti ed iniziative e soprattutto le strategie di inclusione
lavorativa delle persone con disabilità con l’obiettivo di integrare tali buone
prassi nel piano di sviluppo europeo dell’Associazione Uniamoci Onlus.
Durante la mia job-shadowing ho
visitato il centro “Friedehorst” che ospita circa 250 persone con disabilità;
qui la modalità di inserimento in attività occupazionali si articola attraverso
la partecipazione a corsi di formazione che terminano con l’inserimento
lavorativo vero e proprio: ad ogni persona viene attribuito un ruolo specifico
in seguito alla valutazione delle proprie competenze ed abilità residue.
L’accettazione della disabilità,
e dunque la consapevolezza, sia da parte della persona con disabilità che da
parte degli operatori sociali, delle effettive abilità della persona e delle
mansioni specifiche che possano dunque essere svolte, è un elemento preliminare
e imprescindibile all'inserimento in un contesto lavorativo. Tale concetto è
assolutamente radicato nella metodologia di lavoro della Diakonie mentre, in
Italia, stenta ad affermarsi.
La logica di “Friedehorst” è
quella di favorire l’inserimento lavorativo di tutti i suoi ospiti, assistiti
anche dal punto di vista riabilitativo, per cui
ho potuto osservare alcuni di loro impiegati presso la mensa della
struttura, altri che si occupavano del servizio di pulizia, altri impegnati
nella riparazione dell’impagliatura di sedie (lavori commissionati da privati),
altre persone con disabilità si occupavano dell’assemblaggio di dispositivi
elettronici per cellulari per una nota azienda. Attività lavorative capaci di
rendere autonome le persone con disabilità, conferendogli la dignità di essere
capaci di una vita indipendente e stimolando le loro capacità relazionali e di
interazione sociale.
Sulla base di quanto ho appreso,
l’impegno dell’Associazione Uniamoci Onlus nel campo dell’inserimento lavorativo
o in attività occupazionali delle persone con disabilità, si orienterà
maggiormente su due fronti: da una parte la creazione di percorsi di
accettazione ed acquisizione di consapevolezza di potenzialità e limiti della
persona con disabilità in termini di capacità occupazionali rivolti sia ai
propri utenti, che allo staff ed al contesto di riferimento della persona
disabile (intendendo per “consapevolezza di potenzialità e limiti” quel
processo di auto-riflessione che ciascuna persona effettua nel momento in cui
si appresta allinserimento nel mercato del lavoro), e dall'altra la ricerca di
nuovi fondi ed opportunità che consentano di profilare reali opportunità di
impiego.
Dott.Davide Di Pasquale
Presidente Associazione Uniamoci Onlus